Come stanno cambiando i social media il nostro cervello? Sembra il discorso di uno scienziato pazzo, ma se ci pensiamo bene, ha perfettamente senso.
Siamo tutti incollati ai nostri cellulari, a scorrere il feed senza nemmeno accorgerci del passare del tempo. Ma che effetto sta avendo questo sulle nostre menti, sui nostri pensieri e persino sul nostro modo di vivere?
Da quando Orkut è diventato un ricordo del passato e Instagram ha preso il sopravvento sulle nostre vite, molto è cambiato. Abbiamo iniziato a confrontare le nostre abitudini con quelle degli altri, siamo diventati ostaggi dei "Mi piace" e siamo diventati sempre più ansiosi.
E tutto questo ha un impatto reale sul nostro cervello, sai? La cosa più assurda è che nessuno ci insegna come usare queste reti in modo equilibrato.
Continuiamo a buttarci dentro, pensando che vada tutto bene, ma in fondo diventiamo più dipendenti, più distratti e persino più tristi. E il cervello, poverino, cerca di tenere il passo con questa montagna russa di stimoli.
Allora, parliamone apertamente? Niente di tecnico, niente di complicato. Solo una conversazione tra persone che vivono nello stesso mondo iperconnesso e vogliono capire meglio come i social media ci stiano influenzando.
L'era della dopamina istantanea
La prima cosa che devi sapere è che i social media interagiscono con la nostra dopamina. Esatto, quell'"ormone del piacere" che ci fa sentire bene quando riceviamo un complimento o realizziamo qualcosa di interessante.
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Il problema è che sui social media riceviamo questo piacere sotto forma di "Mi piace", commenti e notifiche. E tutto questo avviene così in fretta che il cervello inizia ad abituarsi.
In passato, dovevamo impegnarci per provare questa ricompensa. Come studiare per superare l'anno o allenarci per vincere una partita. Ora? Basta pubblicare una foto, aspettare che arrivino i "Mi piace" e il gioco è fatto: il piacere si scatena.
Ma col tempo, questo ci rende sempre più dipendenti da questo tipo di stimolo. E sapete cosa è peggio? Il cervello inizia a capire che se non piace, non ha valore.
L'autostima viene sostituita dai numeri e l'ansia colpisce duramente quando non c'è coinvolgimento. A lungo termine, questo manda in tilt l'intero sistema motivazionale della mente.
Quindi, senza nemmeno rendercene conto, stiamo riprogrammando il nostro cervello per vivere in cerca di approvazione. E questo influisce sulla nostra produttività, sulla nostra creatività e persino sulle nostre relazioni reali. Non è un impatto enorme?
Attenzione? Quale attenzione?
Un altro effetto bizzarro dei social media è l'impatto sulla nostra capacità di concentrazione. Avete notato come sia sempre più difficile guardare un film senza prendere il telefono a metà? O leggere un messaggio fino in fondo senza distrarsi?
Non è una coincidenza: è il cervello che viene allenato a funzionare con le pillole dell'attenzione. Il feed è veloce, colorato, pieno di cose diverse che accadono contemporaneamente.
Questo ci rende dipendenti da stimoli a breve termine e cambiamenti continui. E poi, quando la vita reale richiede pazienza o concentrazione... il cervello va in overdrive.
Di conseguenza, diventa più difficile studiare, lavorare o persino parlare con qualcuno per più di 10 minuti. I nostri pensieri iniziano a saltare da una parte all'altra, come se stessimo scorrendo il feed della nostra mente.
E naturalmente, dato che i social media stanno cambiando il nostro cervello, questa mancanza di concentrazione non è solo colpa nostra. È un sistema creato per catturare la nostra attenzione il più possibile, anche a costo di perdere la sanità mentale. Triste, ma vero.
Confronto infinito
Ora parliamo dell'effetto più tossico di tutti: il confronto continuo. Quando apriamo Instagram, ad esempio, veniamo bombardati da corpi perfetti, viaggi incredibili, coppie felici, carriere di successo... tutto contemporaneamente.
E il cervello, che è una spugna emotiva, assorbe tutto questo come riferimento. Anche se sappiamo che tutto è filtrato, modificato e scritto, il confronto avviene. È automatico.
L'autostima crolla, il senso di fallimento cresce e la frustrazione diventa una compagna costante. Mentre i social media stanno cambiando il nostro cervello, stanno cambiando anche il nostro senso della realtà.
Ciò che una volta era normale – una vita semplice, con alti e bassi – ora sembra troppo poco. E il cervello si lancia in una corsa senza fine dietro a qualcosa che in realtà non esiste nemmeno.
Inoltre, questo confronto influenza non solo le nostre emozioni, ma anche il nostro comportamento. Iniziamo a imitare gli altri, a pubblicare solo ciò che sembra perfetto e a nascondere i momenti difficili.
E poi, senza rendercene conto, perdiamo autenticità.
Puoi proteggerti?
Ora, la buona notizia: sì, è possibile fare le cose in modo diverso. Il primo passo è capire che, poiché i social media stanno cambiando il nostro cervello, dobbiamo iniziare a usarli in modo più consapevole.
E no, questo non significa cancellare tutto e vivere offline, ma piuttosto creare un equilibrio. Ad esempio: impostare un limite di tempo per le app, silenziare le notifiche, seguire meno profili che generano paragoni e più persone che ispirano davvero.
Può sembrare sciocco, ma fa un'enorme differenza nel modo in cui il cervello reagisce ai contenuti. Un altro consiglio prezioso è quello di rilanciare le attività che allenano davvero l'attenzione: lettura, musica, meditazione, scrittura a mano.
Tutto questo aiuta a "disintossicare" la mente dagli stimoli eccessivi dei social media. E, soprattutto, ricordate che la vita reale si svolge al di fuori dello schermo.
Quando ci connettiamo veramente con le persone, con i momenti e con noi stessi, il cervello ritrova un ritmo più sano.
Finalmente
In definitiva, dobbiamo fermarci a riflettere su come i social media stanno cambiando il nostro cervello. Non possiamo semplicemente procedere in modalità pilota automatico, come se nulla stesse accadendo.
Il cambiamento è silenzioso ma potente, e se non prestiamo attenzione, ne diventiamo ostaggi. Usare i social media consapevolmente è una forma di cura di sé. Si tratta di prendersi cura della propria mente, delle proprie emozioni e della propria vita nel suo complesso.
Dopotutto, il cervello è il nostro centro di comando... e merita di essere trattato con cura. Quindi, la prossima volta che apri Instagram o TikTok, prova a chiederti: "Mi fa bene o mi sta peggiorando?"
Questa semplice domanda potrebbe salvarti la giornata e, a poco a poco, anche il cervello.